lunedì 29 giugno 2009

giovedì 25 giugno 2009

martedì 23 giugno 2009

The sex tapes



LE RECENSIONI DI MR. SOUNDZ

Patrizia D’Addario e le Escorts - “Live a Palazzo Grazioli” (Bari Gate prod. 2009)

Patrizia D’Addario, la “tigre di Bari”, irrompe sulla scena nazionale con un album registrato dal vivo in una delle più suggestive location della capitale. Accompagnata dalle Escorts, la regina del pop(pe) rock pecoreccio mostra in questo “Live a Palazzo Grazioli” tutta la sua forza mostrando ai suoi fans di che pasta è fatta un’artista determinata a imporsi sul mercato grazie soprattutto alla sua presenza scenica ben documentata dalle fotografie del booklet allegato alla confezione. Proponendo testi che non risparmiano critiche al sistema dominante e all’ipocrisia dilagante adeguatamente supportati da melodie sporche, aggressive e senza sovra incisioni, la D’Addario provoca lo sdegno degli ascoltatori benpensanti assolutamente impreparati alle provocazioni sonore della band. I pezzi della D’Addario s’impongono sul desolante panorama nazionale grazie a suoni scarni e disturbanti al limite del noise dovute alle pessime collaborazioni di ospiti mal selezionati che non contribuiscono certo a migliorarne la qualità. Degni di interesse il brano “Harem“ cantato da Patrizia su una base creata per l’occasione da un resident dj Silvio B. in piena libertà che propone un testo sporco e pieno di piccanti doppi sensi, così come la traccia dal titolo “ Letto a piazza grande” un rock pecoreccio al punto giusto supportato da chitarre roventi e accompagnato da un disturbante coro di voci di corridoio in sottofondo. L’apice della performance viene comunque raggiunto nella parte finale della'esibizione con i pezzi “Straziami, ma di baci e regali saziami” una vera e propria orgia di suoni nel quale l’arrangiamento di pessimo gusto sottolinea l’atmosfera deprimente che si respira nelle stanze del palazzo quando un coro di ragazze esultanti sale sul palco accompagnate da un beat incalzante che porta gli ascoltatori a ballare senza più freni inibitori e “Mi sento fregata” nella quale Patrizia descrive tutta la sua delusione per quel mondo che l’ha tradita e non gli ha permesso di costruire il suo sogno e soprattutto il complesso residenziale sul terreno di famiglia. Da sottolineare come l’orchestrazione del maestro “Giampi” Tarantini renda l’ascolto estremamente difficile con arrangiamenti di dubbia fattura che comunque esercitano un indubbio fascino sul pubblico sempre pronto a origliare qualsiasi novità.


Track list:
Lato A (TETTE): Intro: Il mio nome era Alessia/ 20 ragazze per lui/ La ballata del Giampi/ Harem/ Sei molto carina/ Barzellette
Lato B (CULO): Ti aspettavo/ Se telefonando… m’intercettano/ Letto a piazza grande/ Straziami ma di baci e regali saziami/ Mi sento fregata

lunedì 22 giugno 2009

venerdì 19 giugno 2009

giovedì 18 giugno 2009

mercoledì 17 giugno 2009

L'uomo nell'ombra

D'Alema...

con i suoi mocassini, il suo impegnarsi al timone per cercare di raddrizzare la bar(ac)ca, la sua tela incerata gialla, i suoi baffetti alla Errol Flynn, il suo umorismo tagliente, il suo essere così italianoeuropeo, il suo agire da politico consumato, il suo destreggiarsi con abilità davanti alle telecamere…
il candidato per qualsiasi emergenza, con la sua voglia di un paese normale, così determinato a progettare il futuro, con le sue riflessioni per il Partito Democratico, la sua voglia di ticket…

Il capo delle Nuove BR… D’Alema…

Una scossa mica da ridere…

Ma non era Tognazzi il capo delle BR?

martedì 16 giugno 2009

lunedì 15 giugno 2009

venerdì 12 giugno 2009

Supermarket elettorale

Al via la stagione delle offerte del supermercato della politica. Dopo le recenti elezioni I banconi tornano a riempirsi degli stessi prodotti di sempre, inutilmente nascosti dietro etichette lucide e attraenti, spesso contraffatte, ma che nascondono merci che sanno di muffa e con la data di scadenza alterata. A prima vista ci si accorge subito che il made in Arcore non tira più: il Cavaliere de localizza la produzione nei suoi stabilimenti di Villa Certosa sfornando una serie di prodotti senza dubbio allettanti, piccanti al punto giusto e pronti a soddisfare i palati più golosi. Puntando proprio su etichette e confezioni ricche di dettagli e informazioni spera di conquistare nuovi acquirenti, ma i più attenti notano subito che nella maggior parte dei casi, sotto l’etichetta il prodotto risulta di pessima fattura.
Le difficoltà riscontrate nel piazzare la merce mettono in cattiva luce il marchio di punta del Cavaliere, quel PDL (Prodotti della Libertà) sul quale gli strateghi del marketing puntavano attribuendogli un 45% di gradimento tra i consumatori. Il deludente 35% ottenuto sul mercato è un risultato che dovrà far riflettere l’azienda di maggioranza e indurla a studiare nuove iniziative promozionali, puntando anche su offerte “2x1” o “3x2” sfruttando il crescente successo dei prodotti padani targati Lega Nord, marchio con il quale il PDL ha già stretto una partnership discutibile.
Il PD (Prodotti Democratici) riflette sulla recente campagna promozionale dei propri prodotti che non ha funzionato a dovere, facendo precipitare il gradimento delle proposte ai livelli più bassi da quando è stato rinnovato il marchio. Una ristrutturazione dei quadri dirigenti dell' azienda basterà a riportare il marchio su percentuali di gradimento più rispettabili, dando modo all’azienda concorrente del PDL di riconquistare con successo il mercato? Aspettiamo il congresso per vedere quali strategie verranno adottate dal quadro dirigente.
Raccomandiamo comunque agli acquirenti di prestare sempre attenzione alla data di scadenza dei prodotti e a segnalare agli organi competenti le eventuali sofisticazioni.

Tickets


giovedì 11 giugno 2009

martedì 9 giugno 2009

giovedì 4 giugno 2009

mercoledì 3 giugno 2009

Badili

Ho comprato un badile.
Insieme al badile mi hanno dato il libretto delle istruzioni per il montaggio e con tutte le indicazioni su come tenerlo nelle condizioni migliori per farne buon uso.
Ho cominciato subito a spalare il fango che stava invadendo la strada di casa e arrivava fin dentro il mio giardino. I miei figli ci sono rimasti male, a loro piaceva sguazzarci dentro, giocarci.
Ho dovuto farlo, la situazione cominciava a diventare preoccupante quando i bambini erano arrivati al punto di creare figure di politici, giornalisti e veline di fango. Quindi ho deciso, mi sono rimboccato le maniche e ho cominciato a spalare via tutta la melma per depositarla, da buon cittadino, nel prato del mio vicino di casa. Alle proteste di quest’ultimo mi sono presentato davanti alla sua porta imbracciando il badile e minacciandolo che se avesse continuato a rompermi le palle una bella badilata in faccia non gliela avrei negata di certo.
Perché comunque bisogna farsi rispettare e io ho il badile dalla parte del manico.
Pian piano ho cominciato a farci l’abitudine al badile, ho imparto a tirare fuori tutte le sue potenzialità, ad usarlo nel modo migliore ed ora non riesco più a separarmene.
Adesso sono qui che passo lo straccio imbevuto di prodotto per trattare il legno sul manico, lo lucido per bene adoperando l’antiruggine, lo affilo al punto giusto.
Stasera sono di ronda…