venerdì 31 dicembre 2010

Happy New Year!

This is my New Year's resolution:
When my mother-in-law begins to yell and shout
Through the window, I would like to throw her out.
But I resolve not to do it, here is why:
I'm afraid of hitting someone passing by.

This is my New Year's resolution.
When I'm at the movies watching a love scene
And a lady's hat is blocking half the screen
I resolve not to shout, "Take off that hat!"
I'll remove it gently with a baseball bat.

This is my New Year's Resolution.
When I take a lovely lady out to eat
And she orders caviar instead of meat
I resolve to let the lady have her fill.
And of course, I'll also let her pay the bill.

This is my New Year's Resolution.
When I'm sitting with my wifey on a bus
And a dear old lady stands in front of us
I resolve to be a gentleman discreet.
I'll politely offer her my wifey's seat.

George Rock:
This is my New Year's Resolution.
When my mother says, "Come in, it's time to eat."
And I keep on playing games out in the street
I resolve to rush right home now when I'm called
'Cause my pop just got a hairbrush and he's bald.

Doodles Weaver:
This is my New Year's Resolution.
On the radio this year I hope to score
With some funny jokes you've never heard before.
I resolve not to tell a corny joke
Hello, what's that? The church burned down? Holy smoke!

Spike Jones:
This is my New Year's Resolution.
In this coming year, I'm going to be discreet.
Have the Slicker's playing music soft and sweet.
I resolve to treat Tchaikovsky tenderly
And set his second movement off with TNT.

This is my New Year's Resolution.

(Happy New Year-Spike Jones & His City Slikers, 1948)

lunedì 27 dicembre 2010

giovedì 16 dicembre 2010

Pale, finanzieri e pistole

Relativamente agli scontri avvenuti a Roma in occasione della votazione della fiducia al governo, abbiamo sentito un agente di polizia che ci chiarisce alcuni punti su cui si sta discutendo in questi giorni. L’agente chiede di restare anonimo e il nome Mario è puramente fittizio.


D-Allora Mario, Alemanno sostiene che i servizi lo avevano avvertito da un mese sulla possibilità che la situazione sarebbe potuta degenerare come abbiamo visto.

R-I servizi… sempre tra i piedi, è ora di finirla! I servizi li abbiamo allertati noi! Sapevamo già da tempo che ci sarebbero stati durissimi scontri con i manifestanti e violenti episodi di guerriglia urbana. Se poi loro hanno tardato ad avvertire il sindaco…

D-Da cosa avevate capito che si poteva arrivare a questo punto?

R-I nostri uomini avevano notato strani personaggi che si aggiravano per le strade indossando caschi integrali. Inizialmente pensavamo si trattasse di pony express, ma rapporti sempre più dettagliati ci hanno permesso di vedere come invece di trasportare pizze questi trasportassero catene, spranghe, mazze da baseball. Una situazione decisamente sospetta.

D-Come mai non siete intervenuti prima?

R-Volevamo essere sicuri delle cattive intenzioni di questi loschi figuri e il 14 le abbiamo avute.

D-Riguardo alle infiltrazioni di agenti tra i manifestati, cosa ci può dire?

R-Quelle rientrano nelle normali procedure da seguire in questi casi. I celerini hanno bisogno di muoversi, di provare quello che si prepara durante l’addestramento e quando le manifestazioni sono pacifiche gli infiltrati servono a innescare l’azione.

D-In alcune immagini compare un personaggio ambiguo, con il giaccone beige e una sciarpa bianca: era uno dei vostri?

R-Chi, Gargiulo? Vede, quello è il figlio di un graduato dell’arma. Ha un pessimo rapporto col padre che non lo vuole tra i piedi e ogni volta che ci sono situazioni di questo tipo lo butta nella mischia sperando che rimanga vittima degli scontri. Non sa mai come muoversi e questo causa notevoli problemi ai nostri.

D-Pare che sia stato identificato come appartenente alla sinistra.

R-E’ che quando la situazione si fa troppo ingarbugliata entra in confusione e non si riesce più a gestirlo.

D-Prima imbracciava una pala, poi s’è visto con un manganello e le manette in mano …

R-Avete visto il finanziere con la pistola? A chi credete che volesse sparare?

D-Dovete sceglierli meglio i vostri infiltrati.

R-E’ una conseguenza dei tagli a cui siamo stati sottoposti. Abbiamo dovuto ridurre le ore di addestramento e di conseguenza non riusciamo a preparare al meglio i nostri uomini. Abbiamo pensato di rivolgerci a degli stuntmen, pensi come siamo ridotti…

D-Allora tutto questo allarme sulla possibilità che ci scappasse il morto erano infondate?

R-Nonostante tutto avevamo la situazione sotto controllo. Certo che se il finanziere avesse sparato a Gargiulo…

D-Come intendete comportarvi in futuro? Sarete preparati a far fronte alle nuove manifestazioni che si prevede continueranno a proseguire?

R-A essere sincero non so bene cosa succederà, i nostri superiori sono preoccupati. Se non ci danno i mezzi giusti per muoverci e affrontare al meglio la situazione le cose andranno sempre peggio.

D-E Gargiulo?

R-Appena capita l’occasione buona lo lasciamo in mano ai Black Bloc e chi si è visto si è visto…

martedì 14 dicembre 2010

lunedì 6 dicembre 2010

sabato 4 dicembre 2010

mercoledì 1 dicembre 2010

martedì 30 novembre 2010

Fuoricorso, imbarazzi e Wikileaks...























Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde ai giornalisti sulle recenti affermazioni del premier Silvio Berlusconi: ''Non riapriamo il tema di chi è fuori corso perché creerebbe nella maggioranza più imbarazzi di quelli provocati da Wikileaks''.

lunedì 29 novembre 2010

domenica 28 novembre 2010

La SPECTRE e la strategia del complotto

I segnali del complotto internazionale che punterebbe a colpire l’immagine dell’Italia all’estero sarebbero sotto gli occhi di tutti. Pompei, i rifiuti a Napoli, le inchieste su Enav e Finmeccanica farebbero tutte parte di un piano organizzato da fantomatici burattinai per distruggere il paese. In questo periodo però altri episodi potrebbero essere inclusi all’interno della strategia complottista che minaccia il belpaese: la rottura tra Fini e Berlusconi, il fallito attentato a Belpietro, l’aggressione di Emilio Fede in un noto ristorante milanese, Il flop Ferrari in Dubai, la crisi dell’Inter. John Smith, sedicente agente della SPECTRE , nome in codice “bullshit”, ci dice la sua in proposito.

D-Signor Smith, ci aiuti a far luce su questo fantomatico complotto contro l’Italia. Cominciamo da Pompei.

R-Con il crollo della Casa dei Gladiatori a Pompei non centriamo niente. Secondo i nostri informatori dietro lo spiacevole episodio ci sarebbe un ricchissimo emiro del Dubai che sta costruendo una serie di hotel extra lusso da arredare con pezzi di architettura provenienti dalle più importanti aree archeologiche del mondo. Uno di questi hotel, il "Pompei", dovrebbe essere arredato con pezzi della città che, una volta fatti crollare, verrebbero poi trasportati in Dubai per essere ricostruiti nelle numerose suite dell’hotel. L’emiro non si accontenta di volgari ricostruzioni in stile Las Vegas.

D-Quindi la SPECTRE in questo caso non centrerebbe niente?

R-Lo escludo.

D-Passiamo ai rifiuti di Napoli, cosa può dirci?

R-Mah, nient’altro che una trovata di Bassolino per vendicarsi del trattamento ricevuto dopo tutti gli anni spesi al servizio della Campania. Non gli è mai andato giù di essere stato fatto fuori e pare abbia affittato una flotta di aerei cargo che di notte sorvolano Napoli e dintorni rovesciando tonnellate di rifiuti al suolo.

D-Ecco perché non appariva più in pubblico da tempo, stava tramando nell’ombra…

R-La SPECTRE ha cercato di contattarlo per proporgli di lavorare come agente in Italia, ma lui ha declinato per le sue ragioni personali. Comunque fa il nostro gioco e a noi va bene.

D-L’aggressione di Emilio Fede può essere annoverata tra gli episodi riconducibili al complotto?

R-Quella è stata un esperimento per tentare di vedere come reagisce un soggetto a un impulso mentale indotto. Abbiamo lavorato sul signor Giuliani a fondo prima di usarlo per i nostri scopi. Il soggetto doveva reagire a un preciso impulso, la parola “Dom Perignon” pronunciata all’arrivo del cameriere con la carta dei vini. Un semplice esperimento per vedere come creare degli agenti in sonno da far operare su scala nazionale.

D-Secondo le testimonianze pare che Giuliani si sia alzato all’improvviso, si sia diretto a tavolo di Fede e dopo aver compiuto l’atto sia tornato al suo posto come se niente fosse.

R-Il nostro scopo era proprio quello di verificare il comportamento del soggetto in una situazione simile. Con Gianfranco Fini ad esempio ci sono voluti parecchi anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

D-Ah, così la rottura tra Fini e Berlsuconi sarebbe opera vostra?

R-Si, ma è stata dura. Con un personaggio del genere al quale ci sono voluti così tanti anni per accorgersi con chi aveva a che fare, non si riusciva a trovare la parola chiave. Poi è arrivata la storia della casa di Montecarlo e della cucina e l’abbiamo trovata: la parola “Scavolini” sarebbe stato l’agente scatenante. Grazie anche all’operato del nostro uomo Feltri l’operazione è pienamente riuscita.

D-Ah, quindi Feltri sarebbe…

R-Sì, uno dei più affidabili, ma lui non lo sa.

D-Torniamo a noi. Il fallito attentato a Belpietro è opera vostra?

R-In quello noi non centriamo niente. Le posso solo dire che l’agente di scorta lavorava per noi, ma dopo il misterioso attentato a D’Ambrosio che lo ha visto protagonista l’abbiamo scaricato. Pare s'inventi le cose… non che a noi dispiaccia, ma dobbiamo poterci fidare dei nostri agenti.

D-Il flop Ferrari in Dubai, cosa può dirci in proposito?

R-Li siamo riusciti ad agire manipolando l’intera squadra Ferrari che doveva reagire a un impulso ben definto. Alla parola “flop” tutti si sarebbero attivati sbagliando completamente la strategia. Il nostro compito era di screditare un marchio così rappresentativo per il vostro paese e colpire uno dei simboli del “made in italy”.

D-Così però avete fatto in modo che a Montezemolo venisse in mente di darsi alla politica.

R-Uno sviluppo sul quale stiamo lavorando. Pensiamo di riservargli lo stesso trattamento di Fini.

D-Un caso clamoroso è anche la crisi dell’Inter: ci siete dietro voi?

R-Beh, diciamo che ci siamo trovati in una situazione imbarazzante… abbiamo fallito. Benitez doveva andare al Milan per mettere in difficoltà la squadra del vostro premier, ma qualcuno più potente di noi si è messo in mezzo e non siamo riusciti a centrare l’obiettivo. L’acquisto di Ibrahimovic poi ci ha fatto capire che avevamo davanti un avversario molto ben attrezzato.

D-Quindi c’è qualcuno che può mettervi in difficoltà?

R-E’ dura da ammettere, ma è così. Non siamo ancora riusciti a capire bene chi sia, ma secondo nostre fonti pare che la sua base sia situata nei pressi di Arcore. Un personaggio ambiguo e spregiudicato pronto a tutto pur di ottenere quello che vuole.

D-Un’ultima cosa: su Enav e Finmeccanica può dirci qualcosa?

R-Quella è semplice truffa e corruzione in pieno stile italiano, cose per le quali non avete certo nulla da imparare da gente come noi.

mercoledì 24 novembre 2010

Squadristi!



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’irruzione dei cosiddetti ’studenti’ a Palazzo Madama, con lancio di uova, violenze e offese, mi da’ un senso di pena profonda per questi segmenti di Italia piu’ giovane allevati all’odio, al rancore, all’aggressione fisica verso cio’ che e’ diverso da loro (...) Mettono in campo comportamenti da squadristi e neanche se ne rendono conto. Sono squadristi inconsapevoli, che neppure sanno di esserlo. Sono invece ben consapevoli coloro che, nei media e nella politica, diffondono questo odio e questo disprezzo per gli altri: e gli studenti, anche quelli violenti di stamattina, sono le prime vittime di quella semina“.

(Daniele Capezzone)

martedì 23 novembre 2010

lunedì 22 novembre 2010

giovedì 18 novembre 2010

martedì 16 novembre 2010

mercoledì 10 novembre 2010

martedì 9 novembre 2010

lunedì 8 novembre 2010

Er povero Califfo...























L'appello «I diritti Siae non mi bastano dopo la frattura di tre vertebre».
Califano: «Chiedo la legge Bacchelli , adesso sono diventato povero»
Il crepuscolo del «Califfo»: caduto dalle scale, niente più serate...
la notizia qui:
http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_08/fegiz_califano_povero_eef56e6a-eb02-11df-bbbd-00144f02aabc.shtml

sabato 6 novembre 2010

Consigli per gli acquisti

Il prodotto, pensato come unico e inimitabile, studiato per durare all’infinito, nella sua bella confezione di plastica luccicante, confezionato per mantenere la freschezza e l’integrità, risulta di pessima qualità. Nuovi buchi si scoprono ogni giorno sull’involucro e rischiano di mandarlo a male nel giro di pochi giorni. Lo troveremo negli scaffali a Natale? Questa è la domanda che si fanno gli acquirenti che hanno stabilito un rapporto di fedeltà con l’azienda produttrice che dura ormai da parecchi anni. Gli sforzi di questi ultimi giorni per rinnovarne il packaging nella speranza che il cliente torni ad apprezzarne la presunta qualità, si sta rivelando la solita operazione di restyling rivolta alla sola confezione esterna per nascondere il contenuto scadente e in via di deterioramento. Finora qualsiasi tentativo in questa direzione si è risolto in una mera operazione di facciata che ha fatto perdere al prodotto quella brillantezza e quella solidità che ne hanno fatto un marchio tra i più convincenti degli ultimi anni. Il lavoro dei creativi non sarà facile e si preannuncia lungo e con altissimi costi di realizzazione. Se si decide di agire in questa direzione la nuova campagna di marketing farà inevitabilmente salire il prezzo della merce e bisognerà vedere quanti saranno disposti a pagare l’aumento per ritrovarsi la solita minestra riscaldata. Sarà comunque una campagna aggressiva, studiata per cercare di tornare a essere il bel prodotto che tanto ha fatto sognare milioni di acquirenti nonostante i suoi difetti palesi e sotto gli occhi di tutti. Si dovrà ritrovare quell’appeal che ne ha decretato il successo sul mercato convincendo così tante persone ad acquistarlo a occhi chiusi, semplici clienti che vogliono continuare a sognare e vogliono essere liberi di seguire o meno le indicazioni sul retro della confezione, gli eccessi calorici, la percentuale di grassi, coloranti e conservanti.



mercoledì 3 novembre 2010

martedì 2 novembre 2010

Rialzati, Italia!















"Dovete essere tranquilli, il governo ha la maggioranza e ha intenzione di arrivare fino alla fine della legislatura"

(Silvio Berlusconi, 2 novembre 2010)

giovedì 28 ottobre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

martedì 26 ottobre 2010

L'"innovatore"...























A dire di Capezzone, Marchionne sarebbe un "innovatore", come il governo...

lunedì 25 ottobre 2010

Miracolo a Terzigno!























"Il problema srà risolto in dieci giorni"
(Silvio Berlusconi)

domenica 24 ottobre 2010

Ultima fermata: Avetrana

Sul pullman c’è una signora che vende le pentole. Col microfono intorno al collo si agita mostrandole al pubblico con la consumata abilità del televenditore, assicurandosi che le pentole sono la perfetta riproduzione di quelle usate in casa Misseri.

Arrivati sul posto si è sommersi da una selva di telecamere, microfoni e macchine fotografiche dietro le quali si nascondono giornalisti pronti a carpire qualsiasi dichiarazione utile ai media. Sono lì da giorni… quanti? Qualcuno comincia a raccontare che ha perso il conto del tempo, che non riesce più a staccarsi dalla telecamera, che la sua famiglia ormai lo riconosce solo se appare sul video. Prendono d’assalto I “turisti” per avere una dichiarazione, qualsiasi qualcosa che possa dare un senso alla loro permanenza sul posto.

Tutti conoscono tutto, tutti sanno tutto…

Un venditore di corde mette in mostra il suo campionario giurando che la corda usata per uccidere Sarah a zio Michè l’ha venduta lui, se lo ricorda benissimo e chiede di essere ascoltato dal magistrato, di essere accusato di complicità per aver fornito l’arma del delitto: la sua famiglia lo sta guardando, non può perdere l’occasione di apparire almeno in una televisione locale. Qualcuno si fa fotografare davanti al cancello della villetta, davanti alla porta del garage e scherza sulla dinamica dell’accaduto, facendo ridicole smorfie mentre stringe le mani al collo dell’amica.

Poi a gruppi si entra nella villetta, si attraversano le stanze e… guarda, gli asciugamani, come quelli di mia zia Gina! Oh, le pentole sono quelle, c’aveva ragione la signora… no, dico, hai visto il mobile in cucina? Insomma, io non lo avrei scelto… chissà quanto avranno pagato le piastrelle del bagno, secondo me starebbero bene nel nostro, che ne dici? E per un attimo siamo in sala e stiamo guardando la faccia di Tognazzi e la moglie che discutono sul fatto che il muro davanti al quale i nazisti hanno appena fucilato dei civili starebbe bene intorno a casa loro…

Poi tutti giù nel garage, a vedere il luogo del delitto, a fotografarlo e farsi fotografare davanti al trattore o alla macchina di zio Michè e tutti giù a ridere quando quello s’infila nel bagagliaio della macchina rischiando di cadere a terra nel tentativo di farsi riprendere tra i cartoni messi li apposta ad uso e consumo del pubblico.

Poi si esce e si risale sul pullman. Ci si ritrova in piena campagna e ci si ferma per l’ultima tappa: il pozzo dove è stato ritrovato il corpo di Sarah. Si consumano le cibarie al sacco che si sono portate dietro e ci si appresta a visitare il pozzo al quale è stata messa una scala per calarsi giù e farsi riprendere al suo interno, così da completare il proprio bel set fotografico da portarsi a casa. Incontriamo una coppia intenta a riprendere la scena. Raccontano che sono lì da due giorni dopo aver comprato un pacchetto che comprende mappa dettagliata di Avetrana e dintorni, soggiorno in bed&breakfast, servizio completo con passaggio stampa-tv e dvd in omaggio sulla terribile tragedia. Quando se ne vanno qualcuno si lamenta che a noi la cartina non è stata data e si faranno sentire con l’agenzia, qualcun altro si consola pensando alle pentole.

È sera quando si risale sul pullman per tornare a casa.

Si spera di arrivare in tempo per vedere l'ennesimo speciale di Matrix dedicato alla vicenda…



giovedì 14 ottobre 2010

Sulle orme del "picconatore"...























«Bene il Cossiga picconatore»

Berlusconi: «La Carta si può cambiare, per ammodernare lo Stato: per lui non era un dogma»

mercoledì 13 ottobre 2010

Facinorosi...























Un manipolo di sedicenti tifosi serbi impedisce il regolare svolgimento della partita Italia-Serbia a Genova...

lunedì 11 ottobre 2010

I dubbi amletici di La Russa (atto unico di Willelmo Schachespeare)

La Russa è nel suo studio. Dopo la morte dei quattro militari in Afghanistan il suo animo è preda di atroci dubbi. E’ visibilmente turbato.

LR: -Dotare gli aerei di bombe o non dotare gli aerei di bombe? Questo è il dilemma… se sia più nobile sopportare i colpi di arma da fuoco e i razzi talebani o prendere le bombe contro il mare di affanni e, bombardando, porre loro fine?

Improvvisamente si ode una cantilena che comincia gradualmente a echeggiare tra le mura della stanza:

Ciccio bomba cannoniere
Ha tre bombe nel sedere
Una di qua, una di là
Ciccio bomba scoppierà…

La cantilena sfuma e La Russa si guarda intorno cercando di capire da dove provenga.

LR: -Chi è? Bondi, sei tu? Non è il momento di scherzare questo! Proprio adesso che l’ora delle decisioni irrevocabili è vicina…

Le sue parole si perdono tra le pareti della stanza senza ottenere risposta. La Russa cerca di scuotersi.

LR: -Adesso comincio a sentire anche le voci…

La cantilena ricomincia:

Ciccio bomba cannoniere
Ha tre bombe nel sedere
Una di qua, una di là
Ciccio bomba scoppierà…

LR: -Adesso basta, esci fuori! Non è per niente divertente, Sandro…

La Russa comincia a girare per la stanza rovistando dappertutto.

LR: -Hai messo un altoparlante, ah? Dov’è l’hai nascosto, brutto...
Comincia a scagliare in giro tutto quello che ha davanti, ma non riesce a trovare nulla. Sfinito si accascia sul divano. La stanza è sottosopra.

LR: - Morire, dormire… nient’altro, e con un sonno dire che poniamo fine al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali di cui è erede la carne… e poi, come faccio a presentarmi da Vespa in queste condizioni?

La cantilena comincia a risuonare di nuovo, inesorabile:

Ciccio bomba cannoniere
Ha tre bombe nel sedere
Una di qua, una di là
Ciccio bomba scoppierà…

La Russa è orami in piena crisi. Comincia a strapparsi i capelli, si contorce declamando tutte le formazioni dell’Inter dagli anni 60 a oggi sulle note di “Giovinezza”. Tutto sta precipitando…

Ad un tratto entra Bonaiuti.

PB: -Buon dio, Ignazio… cosa è successo?

LR: -La senti anche tu vero? Dimmi che la senti…

PB: -Cosa dovrei sentire?

LR: -La filastrocca… è quel demente di Bondi! Lui e le sue poesie del caz…

PB: -Bondi?! Ma con tutti i problemi che ha col suo ministero pensi che abbia il tempo di venire qui a declamare versi? Hai solo bisogno di riposo Ignazio… sei sotto pressione, questi sono giorni pesanti…

LR: -Forse hai ragione…

PB: -Tranquillo adesso. Vedo di rintracciare Capezzone e ti faccio portare un calmante…

Bonaiuti fa per prendere il cellulare, ma si ritrova in mano un foglietto.

PB: -Ah, dimenticavo… è arrivato questo, pare che la NATO abbia dato una risposta positiva sulla questione delle bombe per gli aerei da mandare in Afghanistan.

La Russa prende il foglio dalle mani di Bonaiuti. Man mano che procede nella lettura il suo viso s’illumina e comincia a riacquistare la serenità. Una furtiva lacrima gli riga la guancia…

LR: -Ma questo… è fantastico, è la notizia che aspettavo! la migliore medecina per tutti i miei turbamenti!

PB: -Lo vedi Ignazio? Tutto si risolve, basta stare calmi…

LR: -Grazie Paolo… adesso si che sono pronto a fare la mia figura a Porta a Porta!

domenica 10 ottobre 2010

mercoledì 6 ottobre 2010

Il colpevole...
















Anche per "il Giornale" il colpevole dell'attentato a Belpietro è Facebook...
la notizia qui: http://www.giornalettismo.com/archives/86409/anche-giornale-colpevole-dellattentato/

martedì 5 ottobre 2010

lunedì 4 ottobre 2010

mercoledì 29 settembre 2010

lunedì 27 settembre 2010

venerdì 24 settembre 2010

mercoledì 22 settembre 2010

I banchieri di Dio...

Il "metodo Marchionne"

Dopo le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa, pare che Sergio Marchionne sia stato contattato dal professor Min Chia titolare della cattedra di “Psicologia applicata del manager moderno” presso l’Istituto di Ricerca dell’Università di Shangai 4 che lo vorrebbe sottoporre ad una serie di esami per studiarne la struttura fisica e la capacita di resistenza in condizioni di stress. Il professore s’è detto colpito dal fatto che l’amministratore delegato della FIAT sia ancora vivo visto lo stile di vita che conduce, sempre in piedi alle 5 di mattina, pieno di impegni che lo portano sul posto di lavoro dopo aver dormito solo 2-3 ore a notte e a fumare 80 sigarette al giorno. Lo studio dal titolo “Il metodo Marchionne: analisi, applicazione e prospettive future”, si pone l’obiettivo di studiare le caratteristiche specifiche del manager moderno, di come il suo comportamento sia influenzato dall’ambiente circostante e si comporrà di diverse parti nelle quali si cercherà di capire come faccia il soggetto a gestire lavoro e famiglia in queste condizioni estreme, indossando sempre maglione e camicia, non riuscendo a concedersi alcun periodo di ferie per poter ricaricare le batterie e guadagnando appena 400 volte lo stipendio medio di un operaio.  Una parte si concentrerà sull’analisi della sua collezione di maglioni neri: una precisa strategia d'immagine o il retaggio di un particolare trauma subito dal soggetto durante il corso della sua carriera? Interessante sarà poi la fase che porterà il professore a osservare il soggetto calarsi nei panni di un operaio qualunque e le sue reazioni comparandole a quelle che vedranno un operaio a sua volta assumere il ruolo di amministratore delegato della FIAT. “Un soggetto degno di interesse per la scienza” ha dichiarato il professor Min Chia “che presenta tutte le caratteristiche del manager moderno sempre in lotta contro il tempo e con la frenesia della società che lo circonda”.

lunedì 20 settembre 2010

venerdì 17 settembre 2010

giovedì 16 settembre 2010

La nuova Bibbia leghista...

                                                                                                  






















La Gelimini si complimenta con Zaia per aver distribuito copie del testo sacro nelle scuole della sua regione.
La notizia qui: http://www.giornalettismo.com/archives/82211/gelmini-zaia-bibbia-scuola/

martedì 14 settembre 2010

Fuoco amico?


Pare cha la motovedetta cha ha sparato sul peschereccio di Mazara fosse italiana a bordo ci fossero dei militari della nostra Guardia di Finanza come "istruttori" dei rispettivi colleghi libici...

lunedì 13 settembre 2010

venerdì 10 settembre 2010

Lo sciacallo politico

Lo sciacallo politico (canis politicus) è una specie molto diffusa sulla scena politica italiana. Di taglia variabile possiede una robusta dentatura che è possibile osservare bene quando sorride sarcasticamente e quando apre le fauci per lanciare le sue lugubri, sguaiate e inopportune dichiarazioni. Questo predatore agisce nella notte della Repubblica prediligendo la caccia alle poltrone e ai seggi parlamentari. La sua corporatura varia secondo la specie così come le sue zampe, utili per rimanere ben stabile sul scivoloso e difficile terreno della politica nostrana che fanno di lui un buon corridore dall’andatura costante, perfetta per raggiungere la poltrona che riesce poi a mantenere per un lungo periodo di tempo. Si muove al seguito delle grandi belve mantenendosi alla giusta distanza per avvicinarsi al momento opportuno e divorare i resti dei loro pasti, lanciandosi quindi sulle carogne lasciate sul terreno dalla dura lotta politica, non disdegnando comunque di attaccare la preda anche quando si trova in palese difficoltà. Spesso è possibile vederli riuniti in branco per nutrirsi di carcasse molto consistenti come ad esempio banche, grandi appalti, enti pubblici e ciò che resta della pubblica amministrazione. Gli sciacalli politici sono ferocemente territoriali e respingono con forza le intrusioni di altri esemplari sul proprio territorio che provvedono a marchiare con clientelismo e parentele, un territorio abbastanza grande da permettere il proliferare di due o più cuccioli che lasciano la famiglia non appena ottenuto il posto promesso per cercarsi quindi il proprio terreno dove muoversi e far progredire la futura progenie.

giovedì 9 settembre 2010

mercoledì 8 settembre 2010