martedì 31 maggio 2011

Mladic fingerprints

Cartoon per "Cartoon Movement"

Nucleare























Su "Urania", speciale di Liberazione sul nucleare.

domenica 29 maggio 2011

La zavorra























Sul "Misfatto" di oggi

giovedì 26 maggio 2011

giovedì 19 maggio 2011

Flop!























La trasmissione di Sgarbi chiude dopo una sola puntata a causa del basso share...

martedì 17 maggio 2011

venerdì 13 maggio 2011

lunedì 9 maggio 2011

Zerbini!

"La Boccassini è la metastasi" (Daniela Santanchè)

giovedì 5 maggio 2011

I(r)responsabili...























E venne il giorno…


Quella sera il Premier riunì tutti i responsabili nel suo palazzo e li fece sedere alla Sua tavola. Quindi prese il pane appena sfornato dopo il rimpasto di governo, lo spezzò, lo distribuì e disse loro: -Prendete e mangiatene tutti! Prendi Roberto, a te il sottosegretariato all’agricoltura… a te Bruno il sottosegretariato all’economia… ecco, Luca, prendi il sottosegretariato al welfare…

-Ma cosa è… il welfare… Maestro?

-Quando ti recherai in pellegrinaggio da Sacconi ti verrà detto: adesso taci e mangia, cribbio! A Daniela il sottosegretariato allo sviluppo economico e a te Catia quello all’economia…

E poi vennero Roberto, Aurelio, Antonio e Giampiero a completare la spartizione.

E quelli cominciarono a mangiare il loro pezzo di pane, e più mangiavano più il pezzo di pane rimaneva della stessa dimensione che era stata data loro.

La meraviglia riempiva i loro occhi! Qualcuno si alzò e disse: -Com’è possibile, maestro? Noi mangiamo e… e… il pane non diminuisce mai!

-E’ un miracolo!- gridò qualcuno.

-Santo subito!- gridò qualcun altro.

Il Premier si alzò, fece loro cenno di sedersi e disse: -La bontà del Premier è senza limiti e coloro che credono e continueranno a credere in Me verranno sempre ricompensati, ricordatevelo! Questo è solo l’inizio, altri dieci presto siederanno a questa tavola e divideranno il Mio pane con tutti voi in gratitudine e responsabilità. E non è detto che sia finita…

Quindi tutti ripresero a mangiare e nessuno più, quella sera, lo interruppe.

La cena proseguì ed Egli garantì loro che non sarebbe stata certo l’ultima, ce ne sarebbero state altre e sarebbero proseguite per tutta la lunga notte della Repubblica.