venerdì 28 giugno 2019

Prima il caldo italiano!


Il Ministro degli Interni Matteo Salvini si è espresso in maniera molto dura riguardo alla recente ondata di caldo africano che sta attanagliando il paese.  Estremamente infastidito dal clima creatosi intorno a questa tremenda minaccia atmosferica,  il vice Premier pare stia pensando di predisporne il rimpatrio immediato. “Sono sempre più convinto che sia in corso un chiaro tentativo di sostituzione del clima estivo italiano con quello proveniente da altri paesi, principalmente dalle zone africane”  ha dichiarato durante una intervista in spiaggia “ Questa non è una emergenza climatica, ma è chiaramente un’azione organizzata che tende a sostituire il caldo italiano con quello di altri popoli e il paese non può sopportare a lungo questa invasione di alte temperature che vengono a rendere ancora più incandescente il clima del paese! D’ora in avanti non sarà più permesso a questi climi di entrare in Italia e compromettere le nostre temperature! Prima il caldo italiano!” ha quindi concluso concedendosi ai bagnanti per i selfie di rito. In attesa delle dichiarazioni del Premier Conte e del vice Di Maio, previsto a breve un incontro presso il Papeete Beach di Milano Marittima per affrontare la questione.

martedì 25 giugno 2019

venerdì 21 giugno 2019

martedì 18 giugno 2019

martedì 11 giugno 2019

venerdì 7 giugno 2019

Dal Vangelo secondo Matteo...



In quel tempo Matteo andava in giro per la campagna elettorale cercando di convertire le masse adoranti alla causa del governo leghista. Sproloquiando di sicurezza e immigrazione, non mancava mai di propagandare la sua fede cristiana baciando il crocifisso e rivolgendo le sue preghiere alla Madonna. Un giorno venne a trovarsi nei pressi di una piazza colma di gente in trepidante attesa della sua venuta, 60 milioni di italiani secondo le stime dei suoi addetti alla comunicazione.Salito sul palco allestito per l'occasione Matteo guardò la marea ondeggiante di braccia protese verso di lui come a volerlo toccare e vide che  questa spingeva per avvicinarsi al palco con notevole vigore, acclamandolo e lodando il suo nome. La folla premeva con forza contro la base della struttura facendola tremare, in cerca di una parola di conforto o di un selfie da condividere sui social. Il servizio d’ordine faceva fatica a contenere tanto entusiasmo e cercava di rimandare indietro con difficoltà una tale  massa di persone. Quando Matteo se ne accorse, si rivolse agli addetti alla sicurezza e disse loro: “Lasciate che gli italiani vengano a me, non glielo impedite! Perché sono tutti miei figli e io do il mio regno a quelli che sono come loro e vi assicuro che chi non lo accoglie come farebbe un bambino non vi entrerà!” poi li guardò tutti dritto negli occhi e disse: “In verità vi dico: se mio figlio ha fame e mi chiede di dargli da mangiare e Bruxelles mi dice ’No Matteo, le regole europee ti impongono di non dare da mangiare a tuo figlio’, secondo voi io rispetto le regole di Bruxelles o gli do da mangiare? Secondo me viene prima mio figlio, i miei figli sono 60 milioni di italiani!”. La moltitudine esplose in un applauso fragoroso osannandolo, profondamente colpita da quanto egli aveva appena detto e grida di giubilo e di approvazione si levarono talmente in alto da essere udite lungo tutto lo stivale. Ora la folla plaudente era pronta ad accoglierlo a braccia aperte e lui si buttò finalmente in mezzo a loro