giovedì 27 maggio 2010

Dietro la manovra, il complotto?

Palazzo Grazioli. Dopo l’annuncio della manovra anticrisi e in vista della sua discussione in Parlamento, il Premier telefona a Tremonti. La sua voce esprime una forte preoccupazione.

BERLUSCONI: -Pronto, Giulio?

TREMONTI: - Silvio. Qualcosa non va?

BERLUSCONI: -La battuta sulle barzellette! Proprio una bella trovata! Ma dico io, come ti è venuto in mente cribbio?

TREMONTI:-Ah, sì, quando stavo scvivendo quello che dicevi…

BERLUSCONI: -Che figura! Io vengo lì a fare la conferenza stampa, ci metto la faccia, cerco di fare capire a tutti che ci saranno sacrifici e pensi che io stia lì a raccontare barzellette?!

TREMONTI: -Non savebbe la pvima volta…

BERLUSCONI: -Ma cosa…

TREMONTI: -Shevzavo Silvio, schevzavo. Pevò, anche tu… dive che non hai un soldo in tasca, andiamo!

BERLUSONI: -Ho risposto a una provocazione, cosa dovevo fare?

TREMONTI: -Sei tvoppo teso. Hanno capito tutti che bisognevà fave dei sacvifici, abbiamo anche l’appoggio della Confindustvia e dei sindacati.

BERLUSCONI: -Con quello che dice Epifani… hai sentito che faranno lo sciopero generale?

TREMONTI: -E chi ha pavlato di Epifani? Ho contattato solo Angeletti e Bonanni e hanno già dato il consenso. Lo sai come sono fatti quelli: li inviti a cena, li tvatti bene e fivmano tutto. Quando si accovgono che c’è la fvegatuva è tvoppo tavdi eh, eh, eh!

BERLUSCONI: -Io comunque non posso stare tranquillo, come faccio? Mi sento accerchiato, vivo col sospetto che state tentando tutti di farmi fuori, di affossare il berlusconismo: i poteri forti, la Lega… tutti contro di me! Mi sveglio con l’incubo delle elezioni anticipate, con l’assillo costante del federalismo e col fantasma del governo di unità nazionale che mi tormenta. Dopo tutto quello che ho fatto per trasformare questo paese a mia immagine e somiglianza!

TREMONTI: -Stai tvanquillo, devi solo continuave sulla linea che abbiamo stabilito, insisteve che lo facciamo pev il bene di tutti. Il vigove non ha altve vagioni se non povtave il paese vevso la stabilità finanziavia e vevso un vadioso futuvo.

BERLUSCONI: -E io cosa ho detto? Punteremo alla riduzione della spesa e lotta all’evasione, sottolineando che il Governo non ha messo le mani nelle tasche degli italiani. Ho dato anche la colpa del dissesto al governo precedente, un argomento che tira sempre… ciò non toglie che sento puzza di complotto. Ricordatevi che se cado io, cadiamo tutti insieme, cribbio!

TREMONTI: -Sei diventato pavanoico, Silvio…

BERLUSCONI: -Continuo a perdere punti, lo capisci?! Gli hai visti gli ultimi sondaggi? Ho dovuto mandare avanti Gianni Letta per far accettare il messaggio al paese, figurati!

TREMONTI: -E hai fatto bene. Quando la gente lo vede con quel suo fave cavdinalizio, con i suoi modi così affabili si sente al sicuvo.

BERLUSCONI: -Ci ho pensato bene prima di farlo. Continuavo a chiedermi se la sua apparizione avrebbe messo in testa agli italiani che qualcosa non va per il verso giusto.

TREMONTI: -Ma il popolo è con te, ti ha sempve cveduto e pensi che adesso, quando più ne hai bisogno non ti sostevvà? Andiamo, sei tu quello che ha fatto dell’ottimismo un suo cavallo di battaglia e ci ha basato tutta la sua politica… ti vicovdi la stovia del mivacolo italiano, no?

BERLUSCONI: -Già, bei tempi quelli… il milione di posti di lavoro, il paese che mi seguiva incondizionatamente. Poi viene fuori la crisi, cribbio! Ci accusano di averla trascurata, di averla scoperta solo adesso, quanto potremo andare avanti ancora?

TREMONTI: - Beh, se hanno cveduto a tutto ciò che hai pvopagandato in questi anni, al sogno della vicchezza e della pvopsevità pev tutti qualche sacvificio savanno puv disposti a favlo. Con tutto quello che hai fatto pev il paese, pev il popolo!

BERLUSCONI: -Tutto quello che ho fatto per il paese, già… ma cosa ho fatto per il popolo?

TREMONTI: -Beh, hai fatto le leggi ad pevsonam, e poi… dunque… ma non stiamo qui a vivangave il passato, dobbiamo pensave al futuvo! E poi c’è sempve la mia cveatività, non dimenticavlo. Ci studiamo chessò… un bel condono edilizio, una sanatovia, facciamo viapvive le scuole a ottobve, un contentino insomma! Queste avgomenti funzionano sempve… e poi fva poco ci sono i mondiali…

BERLUSCONI: -Ma io sento aumentare le voci che ci accusano di operare solo tagli, di far pagare sempre gli stessi...dimmi che la favola non è finita, che non sta per crollare tutto!

TREMONTI: -Tvanquillo Silvio, non finivà niente. Ci saranno delle trasfovmazioni, ma il popolo savà sempve con te.

BERLUSCONI: - Però, lo sai come è fatto il popolo? Prima sono tutti lì a tenerti su, ma se tiri troppo la corda… all’improvviso ti voltano le spalle e di colpo ti ritrovi nella polvere…

TREMONTI: -Sono i vischi del populismo, devi mettevlo in conto. Vedvai che quello che hai detto oggi davà i suoi fvutti e tutto si risolvevà pev il meglio. Siamo al tovnante della stovia!

BERLUSCONI: -Speriamo bene… io comunque non mi fido… va a finire che mi tocca riallacciare i rapporti con Fini e chissà quello cosa mi chiede in cambio…

TREMONTI: -Tvanquillo Silvio, andvà tutto bene, tutto bene… tutto bene…

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