lunedì 6 ottobre 2008

Ognuno ha la sua Bibbia...

Nel tentativo di recuperare l’identità cristiana sconvolta dal relativismo imperante a favore del dialogo tra popoli e fedi, la Santa Sede a dato il via alla lettura integrale della Bibbia che si terrà ininterrottamente dal 5 all’11 ottobre. Una maratona che ha già visto impegnate alcune personalità di spicco come Ratzinger, Benigni e Andreotti, che per l’occasione ha lasciato corna, coda e forcone a casa, insieme a esponenti delle maggiori congregazioni religiose presenti nel nostro paese, esponenti della società civile e dei principali gruppi etnici nazionali. L’iniziativa non ha lasciato indifferente la sinistra radicale anch’essa in cerca della propria identità perduta dopo la recente sconfitta elettorale che sembra si stia preparando ad una lettura integrale del “Capitale” di Carlo Marx da effettuarsi in una sede di partito ancora da decidere con Ferrero che la vorrebbe organizzare in una sezione di Rifondazione Comunista, mentre Diliberto la vedrebbe meglio all’interno di una sezione del PdCI. Dal canto suo Nichi Vendola pare abbia proposto di decidere ai voti la soluzione più opportuna ipotizzando la convocazione di un Comitato Centrale che dovrà anche pensare a come organizzare le varie fasi della lettura. Già contattati i maggiori esponenti dei diversi movimenti che si riconoscono nell’area della sinistra radicale e antagonista insieme alle maggiori autorità delle segreterie di partito. In aperta polemica col PD Diliberto esclude la partecipazione di personalità della maggiore fazione di opposizione: “finché questi dirigenti rimarranno alla guida del partito non sarà possibile nessun dialogo” ha dichiarato il segretario del PdCI.
Un passo decisivo che dovrebbe portare alla riconciliazione dei due maggiori partiti di ispirazione comunista attualmente sulla piazza, dopo anni di divisioni e scontri. L’evento dovrebbe servire anche a mettere d’accordo Bertinotti e Ferrero sull’effettivo valore da dare alla parola “comunismo”, motivo di una recente querelle tra i due istigata dall’ultimo libro di Bruno Vespa.
Alla lettura pare sia stato invitato anche Giulio Tremonti che recentemente ha utilizzato frasi di Marx per introdurre la sua idea di “economia sociale di mercato” nel tentativo di spiegare come “salvare il mercato con lo Stato”, sostenendo di essere l’unico ad aver veramente capito Marx a le sue teorie, checché ne dicano D’Alema e compagnia bella.

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