martedì 19 maggio 2009

Una nuova opposizione

Difesa della laicità dello Stato e un no chiaro alla strumentalizzazione dell'immigrazione a fini elettorali, queste le ultime obiezioni sollevate dal presidente della camera Fini sull’operato del governo che tanto hanno attirato su di se gli strali dei massimi esponenti del PDL, del leader centrista Casini e della Santa Sede. Come un vero leader di opposizione, il presidente si erge sul suo scranno per far sentire la sua voce critica e aumentare così i pretendenti al titolo di vero oppositore alla maggioranza berlusconiana.
Quando poi ti accorgi che Lupi si mette a pontificare su cosa vuol dire “ laicità” paventando il rischio di un duro scontro ideologico si capisce che Gianfranco ha colto nel segno.
Tremano i diretti concorrenti, il sanguigno Di Pietro e il democratico Franceschini che vedono passare davanti a loro il treno dell’opposizione e rischiano di non riuscire ad agganciarlo.
Alla fine viene fuori che chi ci guadagna è proprio il Cavaliere: quale miglior modo di farsi accreditare come leader democratico garantendo il dissenso e la polemica proprio in casa sua?

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