giovedì 3 dicembre 2009

Ultima fermata: Panama.

Mentre all’asilo “Cip & Ciop” di Pistoia dei bambini venivano seviziati e fatti sguazzare nel vomito, forse per farli abituare a ciò che aspetterà loro quando saranno grandi, il paese continua ad affondare nel fango mediatico in attesa di quello che ci sommergerà quando comincerà l’inverno e il fango lo porteranno smottamenti e alluvioni. I ricatti non accennano a diminuire, i pentiti continuano a parlare, le polveri sottili mandano in tilt Formigoni e la Moratti, Amanda nei panni di Amelie se la deve vedere coi tre porcellini che la vogliono incastrare facendo finire nella polvere il suo magico mondo e il paese assume sempre più i connotati di un' oscura Disneyland della corruzione e del degrado. Devastanti scenari si profilano all’orizzonte, con branchi di sciacalli che battono strade di malfamate periferie alla ricerca della carogna dell’ultimo trans o di qualche brandello di vip rimasto sull’asfalto, mentre gli avvoltoi volano concentrici sul plastico della capitale allestito in studio da un Vespa più morboso che mai pronto a rimestare nel torbido degli scantinati di via Gradoli.
Continuano le indiscrezioni su nuovi video con politici, trans e mignotte, la coca si erge a prodotto di largo consumo aspirando a rientrare nel paniere dell’ISTAT insieme alle tangenti e agli appalti e spunta pure il video fantasma che tira in ballo fantomatiche prodezze erotiche della Mussolini e del principe nero Fiore, mentre pare che qualcuno si stesse preparando a mettere cimici nella macchina del senatore De Benedetti. Chi c’è dietro tutto questo? Chi ci guadagna, visto che non si riesce più a piazzare un video e che i ricettatori ormai sono costretti a puntare in alto, tra le mura del palazzo? Per il momento la faccenda sembra tutta interna alla maggioranza, visto che le novità recenti sono state sbattute in prima pagina dalle testate vicine al centro destra e questo scagionerebbe lo sparuto manipolo di scoloriti comunisti dall’aver ordito chissà quale oscura manovra complottista.
Siamo comunque così sicuri che non ci siano dietro i rossi? O qualche sorpresa spunterà fuori dai dossier bielorussi gentilmente offerti al premier dal leader bielorusso Lukashenko? Spunterà fuori qualche insospettabile collaborazionista che faceva il doppio gioco con i regimi dell’est, un nuovo Romano Prodi spia del KGB, un Corrado Augias che se la faceva coi cecoslovacchi o un Valentino sarto di Panama? Per ulteriori informazioni citofonare Betulla.
Le Facce sono sempre più paonazze e imbarazzate, le risate sono sempre più a denti stretti, le battute si fanno sempre più di circostanza, la felicità non è più quella di prima. Enrico Letta se la fa con lo zio cercando di seguirne le orme attraverso le stanze del potere, Rutelli se la fa con Casini aspirando a sedere alla destra del padre, mentre Fini fa di tutto per cercare di non finire spiaggiato come un delfino qualunque e si prepara alla diaspora che seguirà la fine di Berlusconi.
E il premier pensa a Panama…

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