Aria di smobilitazione per il Circo Politico Italiano. Le ultime performances non lasciano ben sperare per la quasi ventennale attività della compagnia che tanto ha dato alla scena circense politica locale e internazionale. Il titolare è ormai preda di una devastante megalomania e cerca disperatamente di stare sulla scena in qualsiasi modo, ma l’incantatore ormai non incanta più. Con il trucco del clown che si sfalda inesorabilmente sotto i riflettori perennemente accesi sul palcoscenico, il trasformista che a forza di cambiare abito non sa più chi è, gli acrobati che si ritrovano senza rete e con i trapezisti che rischiano di non trovare più l’appiglio sperato, la situazione è decisamente critica. L’immagine che viene fuori è quella di un gruppo completamente allo sbando, di nani e ballerine che fanno salti mortali per cercare di ottenere più di quello che meritano e di saltimbanchi che si producono in capriole sempre più rischiose per guadagnarsi la stima e l’apprezzamento del titolare col rischio di finire rovinosamente al suolo e la paura di essere lasciati li, dimenticati dal pubblico. Il giocoliere continua a far volteggiare le palle cercando di gestire anche i birilli che gli arrivano da tutte le parti: basta una mossa sbagliata per far precipitare tutto.
E il domatore? Che fine ha fatto?
Gli animali si aggirano nelle gabbie sempre più insofferenti sbattendo il muso sulle sbarre, le scimmie impazzite non la finiscono più di urlare, ormai completamente fuori controllo. I pappagalli ripetono tutto quello che viene detto loro in continuazione sovrapponendosi e rendendo il tutto incomprensibile. Un elefante imbizzarrito se ne va in giro in braghe di tela barrendo sproloqui offensivi e sputazzando astio su chiunque si trovi di fronte. Il lanciatore di coltelli non centra più un bersaglio, sbaglia mira sempre più spesso e se ne sta seduto nella camera buia del suo carrozzone a macerarsi sul perché ha perso la fiducia dei suoi partners che non hanno più voglia di rischiare.
Intanto la folla rumoreggia, non vuole più pagare per questo pessimo spettacolo e forse abbandonerà il gruppo al suo destino. Qualcuno vede un uomo allontanarsi con la cassa a bordo di un'auto blu…
Fuori il sibilo del vento aumenta e fa temere il peggio, ma c’è chi spera ancora che il tendone regga e resti saldamente agganciato agli ormeggi prima che la tempesta in arrivo se lo porti via.
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