Gianfranco Fini è alla stazione, l’impermeabile con i baveri alzati, una piccola valigia con gli effetti personali, la sigaretta gli pende stancamente dal labbro. La banchina è deserta. Da quanto sta aspettando? Ormai ha perso il senso del tempo. Si dirige verso l’Ufficio Informazioni.
-Scusi…
-Dica.
-Quando arriva il treno? Saranno due ore che aspetto…
-Quale treno?
- Italo. Montezemolo mi ha assicurato che sarebbe passato da qui per caricarmi e portarmi verso il Grande Centro!
-Grande Centro? No, no… assolutamente. Da qui non passa nessun treno per il Grande Centro.
-Come sarebbe? Mi ha detto: vai alla stazione, ti passo a prendere e iniziamo questa nuova avventura! Anche perché, ad essere sinceri, non conosco la strada…
-Beh, allora…
-Ha bisogno di me, della mia esperienza, capisce?! Sono disposto anche a fare il bigliettaio per tutta la tratta gli ho risposto!
-Il bigliettaio ce l’hanno già, dicono lo faccia Rutelli…
-Beh, faccio qualcos’altro… chessò… il controllore…
-Pare lo faccia Casini.
-Ma porc… sa se c’è una corriera o qualche altro mezzo per arrivarci? Non ho più molto tempo…
-Al porto sta per arrivare la nave del Giornale…
-No, il timoniere non è granchè, tende a virare troppo a destra… e poi col Capitano non vado d’accordo.
-Ci sarebbe anche il camper di Renzi, se si sbriga fa in tempo a raggiungerlo. E’ diretto al centro, magari le da un passaggio per un tratto di strada.
-Mah, non lo so… sa com’è, sono in età di rottamazione…
-Allora non saprei. C’è questa bicicletta…
-Io su una bicicletta? Andiamo, mica sono Prodi!
-E va bene, le do un passaggio con la mia macchina… ma per la strada...
- E' il motivo per cui aspettavo il treno: mi prendevano mi caricavano e via!
-Ma poi, ‘sto Grande Centro… è così sicuro che esista veramente?
-Mah, lei intanto provi a impostare il Tom Tom…