giovedì 5 aprile 2012

Putiferio a via Bellerio!

Ci siamo: la Lega Nord dei “duri e puri” col fucile sempre in testa, dei guerrieri dalla oscura origine celtica che solcano fieri il sacro suolo della leggendaria terra di Padania, di “Roma ladrona, la Lega non perdona!”, è nel “guano” fino al collo. Le acque del dio Po si fanno torbide per colpa del truffaldino tesoriere Belsito accusato di aver usato illecitamente i soldi dei rimborsi elettorali destinati al partito, inguaiando Bossi e costringendolo alle dimissioni. Intercettato, si scopre che il Belsito teneva ben custoditi i rendiconti di tutte le operazioni effettuate pronti per essere tirate fuori al momento opportuno per ricattare il “senatur” e, magari, farlo pure “cagare addosso”. Un complotto della solita magistratura che agisce “a orologeria” in vista delle amministrative ormai prossime contro un partito in crescita nei sondaggi? E’ tutto un “magna magna”? Sono tutti uguali? Mah! Intanto il cerchio magico si spezza, la ruota del “carroccio” prende in pieno l’ostacolo, l’asse non regge più il peso dello scandalo e ci si ritrova sull’orlo del baratro. Riportare il mezzo in carreggiata senza danni sarà molto difficile: la strada è in salita, accidentata e melmosa quanto basta da rendere la guida molto difficoltosa. È ora di tirare fuori i “maroni”, tornare a combattere come ai vecchi tempi per non affondare! E Maroni lo invoca pure la moglie del “senatur” cercando una via di fuga per garantire un futuro politico ai suoi figli, così inesperti e già così immersi nella palude politica nazionale.
 (Anche su "L'indro"-www.lindro.it)

Nessun commento: