martedì 11 marzo 2014

Prossimamente su questi schermi!


Gianni Cuperlo, nominato presidente del PD, ma dimessosi poco dopo in aperto dissenso con il nuovo premier Matteo Renzi, si trasferisce in una villetta in campagna, situata ai margini della scena politica nazionale. Nei paraggi della sua abitazione vivono alcuni ex parlamentari di quella che una volta era la sinistra italiana e qualche politico ancora in attività della cosiddetta “nuova sinistra”, tra i quali Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. La strada che conduce alla villetta è percorsa giorno e notte da grosse auto blu che non si fanno scrupoli nel sorpassare a destra e a sfrecciare a folle velocità sulla corsia d’emergenza, senza alcun rispetto per le norme del codice stradale. Vittime di questo  traffico estremamente pericoloso sono in genere gli ex politici che vivono nella zona che vengono facilmente travolti e per i quali è stato creato un piccolo cimitero particolare, il "PD Sematary" del titolo situato in un luogo impervio e sinistro poco distante. Berlinguer, il gatto di Cuperlo, muore ben presto in uno di questi incidenti e il vicino Pierluigi Bersani consiglia a Cuperlo di seppellirlo nel cimitero in questione che ha la prerogativa di far rivivere chi vi viene sepolto. Così, infatti, Berlinguer torna in vita, ma tramutato in un diabolico gatto politico zombi che aggredisce chiunque gli si fa incontro a colpi di unghiate e "questione morale". Successivamente viene travolto pure un portaborse della segreteria del PD, che Cuperlo tenta invano di salvare e che diventa lo spettro della casa, così come lo era in parlamento. Successivamente, mentre gioca felice con una barchetta in una pozzanghera sul ciglio della strada, D'Alema viene travolto e ucciso da un’auto blu finita fuori dalla carreggiata dopo aver tentato un rischioso sorpasso a destra sulla corsia d’emergenza. Cuperlo, che non è riuscito a raggiungerelo in tempo per salvarlo, si sente colpevole della sua morte per non aver accettato di giocare con lui, e non si rassegna alla perdita. Decide quindi di sotterrarlo nel cimitero e poco dopo D’Alema si risveglia trasformato in uno zombi, feroce e spietato, che massacra con una falce chi non condivide le sue tesi sulla questione europea, per poi finirlo a colpi di martello. Bersani viene fatto fuori nel tentativo di fermarlo, ma Cuperlo riesce a uccidere D’Alema in un momento di debolezza: durante una terribile lotta corpo a corpo, questi lo colpisce dopo avergli sottratto la falce essendo riuscito a distrarlo rivangando i bei tempi della FGCI. Ma D’Alema non è morto …

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