D: -Allora Schettino, una bella iniziativa la sua “lectio
magistralis” alla Sapienza di Roma.
R: -Ha visto come mi seguivano gli studenti? Il silenzio col quale
mi hanno ascoltato…
D: -Forse perché increduli di fronte alla situazione così paradossale?
Mah… comunque, un’esperienza positiva?
R: -Sicuramente una cosa che mi ha fatto molto riflettere,
soprattutto dopo la mia recente partecipazione al “White Party” a Ischia. Lì ho
rivissuto tutti gli “happy hour” a bordo della nave…
D: -Un momento molto toccante…
R: -Un episodio che ha macchiato irrimediabilmente la mia carriera,
dal quale non è facile uscire senza rimanere segnati nel corpo e nello spirito.
D: -Possiamo dire che da tutta questa vicenda è nato un nuovo
Schettino?
R: -Certamente. Dopo il party ho cominciato a riflettere
sull’accaduto e mi sono fatto questa domanda: come posso mettere a frutto
questa terribile esperienza e renderla utile per il paese?
D: -Si è dato una risposta?
R: -Sì, penso che la candidatura alla Presidenza del Consiglio sia
la strada giusta!
D: -Ah, così lei…
R: -Certo! Chi è più adatto di me a gestire la situazione di perenne
emergenza in cui versa questo malandato
paese? Un paese che sta affondando, che naviga a vista sul tempestoso mare
della crisi mettendo quotidianamente a repentaglio la vita di milioni di
persone, senza soldi per salvagenti e scialuppe di salvataggio ha bisogno di
qualcuno che sappia gestire il panico.
D: -Beh, in effetti gli ultimi dati economici non fanno ben sperare
…
R: -La situazione è di grande difficoltà e se non si fa una manovra
decisa assumendosi tutti i rischi…
D: -Ma con lei al timone…
R: -Innanzitutto darei il colpo di grazia al paese puntando dritto
sulla Trojka, così non ci pensiamo più! Dopo di che non farei altro che seguire
lo “schema Concordia” punto per punto: lo farei naufragare per poi intervenire
sulla gestione del panico che inevitabilmente colpirà i passeggeri, improvvisando.
Prometterei a tutti che si salveranno se seguiranno le mie confuse direttive
mentre questi potranno dare sfogo alla classica creatività italiana nel trovare
il modo migliore per mettersi in salvo. Capirà che tutto questo produrrà delle
vittime, è inevitabile, ma cercheremo di contenerne il numero. Successivamente attiverei
una squadra di tecnici che, grazie al tanto decantato genio italico che si
esprime sempre al massimo in condizioni di emergenza estrema, tireranno fuori
dall’acqua il relitto rimettendolo in piedi.
D: -Ah…
R: -Infine trasporterei il relitto in un porto adatto dove verrà
smontato e i pezzi saranno venduti come souvenir.
D: -Un progetto piuttosto… azzardato. Non ha paura di essere nuovamente
accusato di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave?
R: -Chiedo solo che una volta eletto mi venga data la possibilità
di governare. I bilanci tra vittime e sopravvissuti, il costo dei danni e le
spese li faremo alla fine del mio mandato.
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