sabato 30 maggio 2015

Un monologo di Celentano (2)



 Vi ricordate che chi non lavora… non fa l’amore? Ecco oggi se la… gente non sorride… non consuma. E la politica… perde tempo dietro ai voti… con la gente che è esasperata! Ma dico… lo sanno che la gente… quando è esasperata… non si può starci dietro, eh? Perciò bisogna farli… sorridere perché devono consumare.  Vi ricordate lì dove c’era l’erba? Beh, adesso c’è una città… che è assediata dai rom e… questi grillorenzi stanno dietro ai voti... fanno a chi arriva primo! Poi uno prende la ruspa… arriva primo davvero e spiana tutto e fa tornare il verde… dove c’era il verde… che con la ruspa, oh… la fermi un’auto che va a 180 all’ora. Sto cominciando a… pensare… a Salvini, oggi che la gente ha paura… non esce più di casa. Il treno dei miei pensieri… all’incontrario va, perciò… dico che quando è l’ora… bisogna spianare tutto… ricominciare da capo… tornare a lavorare per fare l’amore… a sorridere per consumare… che la crescita che i cosiddetti economisti vogliono farci vedere… è solo un’illusione… come la… certezza della pena! Perché l’aumento dei consumi… quegli 80 euro che non bastano… nemmeno a fare il pieno alla ruspa… è strettamente legato a un disegno artistico… che può scaturire solo… attraverso il sorriso dei cittadini. Un disegno artistico tracciato dai cingoli… di una ruspa… che spiana questo presente… come quando da piccoli ci regalavano una ruspa… e noi giocavamo a spianare i soldatini… i dinosauri… ecco, torniamo bambini…

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