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venerdì 27 febbraio 2009
giovedì 26 febbraio 2009
mercoledì 25 febbraio 2009
Prossimamente su questi schermi
Classe politica nuclearizzata
Nel belpaese di Italiaville culla del degrado morale e della corruzione, il governo approva la costruzione di quattro centrali nucleari una delle quali viene collocata nei pressi della sede del parlamento. Un incidente causa una fuoriuscita di acqua radioattiva che finisce col contaminare la rete idrica del palazzo. Il primo a farne le spese è il ministro Gasp Harry che una volta bevuto il liquido contaminato comincia a insultare tutto quello che lo circonda e ad aggredire verbalmente i suoi avversari politici in un delirio che lo porterà a gettarsi dalla finestra e a sciogliersi in una nera poltiglia fumante. Il ministro S. Kay Jola convince i responsabili dell’impianto a coprire l’incidente (” Fino ad ora non abbiamo trovato nessun legame tra quello sfortunato ministro e la nostra impresa... anzi, indagando abbiamo scoperto che la povera vittima aveva non uno, ma ben due pericolosissimi lavandini difettosi, che crediamo abbiano contribuito all'accaduto “ dice infatti per giustificare l’episodio) , ma in parlamento gli effetti della contaminazione vengono ben presto scoperti. I “Cretini”, una gang di teppisti formata dai membri più rispettabili della maggioranza di governo capeggiati dal portavoce Paul Goodhelp e dal giovane Cap E. Zone detto “Gonzo”, cominciano intanto a scorazzare liberamente per il paese terrorizzando un po’ tutti. Nel tentativo di sfruttare l’accaduto la gang pensa di sfruttare la contaminazione dell’acqua con l’intento di imbottigliarla e venderla alla buvette. I primi a farne le spese sono Francis Rutell e Paula Binetty che dopo averne bevuto cominciano a provare una strana attrazione e finiscono a letto insieme, consumando un rapporto non privo di drammatiche conseguenze: Francis diventa sempre più scontroso con i suoi alleati del PD e comincia ad attaccare i giornali ostili alle sue idee sul fine vita, mentre Paula vomita dalla bocca uno strano essere di plastica terribilmente somigliante al capo del governo che dopo essersi infilato nello scarico del water comincia a scorazzare per le fogne del paese. Crescerà a dismisura e, dopo aver privato il parlamento di qualsiasi funzione democratica, comincerà a fare strage nella cittadina a colpi di decreti legge.
lunedì 23 febbraio 2009
venerdì 20 febbraio 2009
Prossimamente su questi schermi
A volte ritornano in politica
Un gruppo di giudici teppisti aggredisce Clemente Mastella e la sua famiglia mentre stanno attraversando i pericolosi binari tra clientelismo e politica. Tutti vengono travolti dal treno della giustizia e ne fa le spese la moglie che finisce agli arresti domiciliari. Ma Clemente sopravvive e dopo essersi rifugiato per un breve tempo nel gruppo misto rivivendo costantemente il trauma della esclusione dalla scena politica nazionale, decide di tornare in campo candidandosi per le europee con il centrodestra. Cercando vendetta contro il centrosinistra che lo ha distrutto politicamente abbandonandolo al suo destino, Clemente è perseguitato dai fantasmi del recente passato e teme che i giudici teppisti vogliano vendicarsi dopo essere stati sconfitti professionalmente. Nel frattempo anche i componenti del centrosinistra sono tutti politicamente deceduti dopo la bruciante sconfitta alle recenti elezioni sarde, ma pronti a ritornare in veste di zombies democratici con un unico obiettivo: appropriarsi delle anime perdute dei propri elettori ancora vivi per tornare a rinascere politicamente.
A volte ritornano in politica… di nuovo!
Clemente Mastella torna nella cittadina natale di Ceppaloni portando con se la rabbia (“la cazzim”) per la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto insieme alla sua famiglia con l’intenzione di chiudere la sua casa, lasciare per sempre Ceppaloni e imbarcarsi nella nuova avventura in Europa. Un prete (Casini) lo avverte del pericolo dell’alleanza con il centrodestra, ma il ricordo della fine della sua famiglia è troppo forte per farlo cedere alle superstizioni. Mentre cerca di sbollire la rabbia, Clemente continua ad aggirarsi per la casa e comincia a ricordare i giorni in cui la sua famiglia veniva distrutta, quando cominciò a subire gli affondi degli alleati del centrosinistra e le dure contestazioni di Di Pietro. Questi ricordi lo turbano quando davanti a lui si presenta un essere (Di Pietro) che gli porge un ciondolo con il simbolo dell’IDV: Clemente è atterrito , capisce che la maledizione potrebbe tornare insieme ai mostri del centrosinistra e dei giudici teppisti. Impazzito, tenta di scacciarli, si taglia un pollice, ma li allontana da se. Mastella riesce ad andarsene dal quel posto maledetto e dopo qualche tempo lo ritroviamo a Bruxelles. Un giorno viene avvicinato da un personaggio che gli parla delle sue paure nell’intraprendere la carriera parlamentare. Il personaggio comincia a mutare forma sotto i suo occhi assumendo di volta in volta le sembianze dei mostri del passato.
L’incubo non è ancora finito…
Un gruppo di giudici teppisti aggredisce Clemente Mastella e la sua famiglia mentre stanno attraversando i pericolosi binari tra clientelismo e politica. Tutti vengono travolti dal treno della giustizia e ne fa le spese la moglie che finisce agli arresti domiciliari. Ma Clemente sopravvive e dopo essersi rifugiato per un breve tempo nel gruppo misto rivivendo costantemente il trauma della esclusione dalla scena politica nazionale, decide di tornare in campo candidandosi per le europee con il centrodestra. Cercando vendetta contro il centrosinistra che lo ha distrutto politicamente abbandonandolo al suo destino, Clemente è perseguitato dai fantasmi del recente passato e teme che i giudici teppisti vogliano vendicarsi dopo essere stati sconfitti professionalmente. Nel frattempo anche i componenti del centrosinistra sono tutti politicamente deceduti dopo la bruciante sconfitta alle recenti elezioni sarde, ma pronti a ritornare in veste di zombies democratici con un unico obiettivo: appropriarsi delle anime perdute dei propri elettori ancora vivi per tornare a rinascere politicamente.
A volte ritornano in politica… di nuovo!
Clemente Mastella torna nella cittadina natale di Ceppaloni portando con se la rabbia (“la cazzim”) per la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto insieme alla sua famiglia con l’intenzione di chiudere la sua casa, lasciare per sempre Ceppaloni e imbarcarsi nella nuova avventura in Europa. Un prete (Casini) lo avverte del pericolo dell’alleanza con il centrodestra, ma il ricordo della fine della sua famiglia è troppo forte per farlo cedere alle superstizioni. Mentre cerca di sbollire la rabbia, Clemente continua ad aggirarsi per la casa e comincia a ricordare i giorni in cui la sua famiglia veniva distrutta, quando cominciò a subire gli affondi degli alleati del centrosinistra e le dure contestazioni di Di Pietro. Questi ricordi lo turbano quando davanti a lui si presenta un essere (Di Pietro) che gli porge un ciondolo con il simbolo dell’IDV: Clemente è atterrito , capisce che la maledizione potrebbe tornare insieme ai mostri del centrosinistra e dei giudici teppisti. Impazzito, tenta di scacciarli, si taglia un pollice, ma li allontana da se. Mastella riesce ad andarsene dal quel posto maledetto e dopo qualche tempo lo ritroviamo a Bruxelles. Un giorno viene avvicinato da un personaggio che gli parla delle sue paure nell’intraprendere la carriera parlamentare. Il personaggio comincia a mutare forma sotto i suo occhi assumendo di volta in volta le sembianze dei mostri del passato.
L’incubo non è ancora finito…
giovedì 19 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
martedì 17 febbraio 2009
lunedì 16 febbraio 2009
Romagna e Sangiovese
In vista della partenza della kermesse canora nazional-popolare sanremese da Parma parte un accorato appello al Ministro della Cultura Sandro Bondi per sollecitare le radio a trasmettere almeno 3 ore di liscio la settimana. Una petizione in piena regola lanciata da professionisti del settore per non ghettizzare la mazurka, simbolo del made in italy danzereccio e nuova bandiera di quella tradizione folkloristica italica sempre più appannata dall'invasione di musica rock, pop, hip-hop che si diffonde nell'etere attraverso gli apparecchi radiofonici. Più Pensione Miramare e meno Tokyo Hotel quindi, e già si profilano all’orizzonte epici scontri canori tra Roberta Cappelleti e Rihanna, l’Orchestra Castellina-Pasi e i Franz Ferdinand, Roul Casadei e Bruce Springsteen in un tripudio di mazurke, valzer e polke da diffondersi nell’etere con il nobile scopo di far ballare gli italiani troppo inclini a farsi prendere dal cupo abbraccio del pessimismo dilagante. La mazurka come antidoto alla crisi? Sembra proprio di sì, perché mai come ora c’è bisogno di una bella dose di spensieratezza e di svago per scacciare il grigiore quotidiano che rischia di intrappolarci nelle sue spire soffocanti. Un messaggio che va di pari passo con le dichiarazioni di Bonolis che cerca proprio attraverso il festival della canzone italiana di Sanremo di dare agli italiani un’emozione, una magia che vale molto di più del milione di euro che guadagna nella veste di presentatore e che si inserisce a pieno titolo in quella politica dell’ottimismo perseguita con tanta tenacia dal nostro premier. Quindi ben vengano Povia col suo messaggio ottimista sul gay che guarisce, il granitico Al Bano che ci illumina sul fatto che “L’amore è sempre amore”, il bisogno di avere “Più sole” del duo Nicolai-Di Battista e l’agognata ricerca del “Posto delle fragole” dello stralunato Tricarico.
Nel frattempo rispolveriamo una bella “Mazurka di periferia”, tuffiamoci “Dentro la luna” con Marco Rey e lasciamoci cullare dal “Sax innamorato” dell’Orchestra Punto e Virgola e, in attesa delle mosse del Ministro della Cultura sandro Bondi… Romagna e Sangiovese per tutti!
venerdì 13 febbraio 2009
giovedì 12 febbraio 2009
mercoledì 11 febbraio 2009
martedì 10 febbraio 2009
lunedì 9 febbraio 2009
venerdì 6 febbraio 2009
giovedì 5 febbraio 2009
mercoledì 4 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
lunedì 2 febbraio 2009
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