mercoledì 14 ottobre 2009

Kamikaze a MIlano

Il paese sta crollando e i segnali sono sotto gli occhi di tutti. Con il parlamento ormai ridotto a un cumulo di macerie grazie ai colpi sempre più decisi della maggioranza di governo guidata dal picconatore di Arcore (che comunque ci rassicura: alla libertà e alla democrazia ci pensa lui, dice), si affossano le leggi a colpi di cilicio per colpa di chi vorrebbe dare la propria impronta identitaria a un partito “mai nato” e pare un infiltrato del “grande centro” giunto li apposta per scombinare le carte in tavola, mentre un violento nubifragio si abbatte sulla capitale facendo crollare la Madonna della Camilluccia.
In attesa di vedere concretizzarsi il miracolo del ponte sullo stretto di Messina i cui lavori inizieranno tra dicembre e gennaio, secondo quanto ha dichiarato il premier, qualche buontempone lancia su internet il sito bufala “Berlusconi beato” per sostenere la beatificazione dell’unto dal signore e trova subito aderenti e qualche coglionazzo intenzionato a inviare soldi.
“Barbarossa” fa flop e Brunetta non apre bocca.
Con l’arrivo del grande freddo gli operai scendono dai tetti e cominciano a sequestrare perfino i sindaci per tentare di salvare il salvabile ma Tremonti assicura che il paese è a medio rischio e il pessimismo è solo colpa “degli eccessi dell’informazione”. Bisognerà affidarsi alla prudenza di Minzolini e alla personalità di Emilio Fede per avere notizie più rassicuranti.
Grazie ad un suggerimento di Scalfari il PD trova la soluzione per venire fuori dal groviglio delle primarie e permettere l’elezione del nuovo segretario, ma c’è ancora tempo per trovare altri motivi per ingarbugliare la matassa organizzativa.
Cadono le foglie e cominciano a spuntare i kamikaze fai da te.

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