martedì 21 giugno 2016

Nuovo Marketing Democratico



Il risultato delle recenti elezioni amministrative ha dimostrato come il prodotto politico Renzi, un prodotto presentato come nuovo, giovane e smart, in piena sintonia col nostro tempo e studiato per mantenere il più a lungo possibile tutta la freschezza della sua proposta politica, sia già avariato dopo soli pochi mesi dalla sua introduzione sul mercato. Sotto la confezione deteriorata e corrotta, dietro l’etichetta ingannevole sul retro della confezione, si è scoperto un prodotto di bassa qualità politica pieno di grassi polinsaturi verdiniani idrogenati, additivi alfaniani, conservanti forzaitalioti e centrodestrosio ad alto tasso calorico che ha deluso ampiamente le aspettative di chi cercava qualcosa di stuzzicante nel supermercato elettorale, tanto che gli elettori stanno cominciano a chiedersi se lo troveremo ancora sugli scaffali a Ottobre, in vista del Referendum Costituzionale. Urge quindi una decisa operazione di rinnovamento che non potrà riguardare solo il restyling della confezione, ma soprattutto la qualità degli ingredienti nella speranza di allettare di nuovo il palato del corpo elettorale democratico e del paese tutto. Ingredienti genuini innanzitutto, per recuperare quei sani valori nutrizionali democratici che tanto hanno stuzzicato quanti si sono lasciati catturare dal prodotto renziano sin dall’inizio e vogliono tornare a sognare di nuovo. Si risolverà tutto in una mera operazione di facciata? Riuscirà il prodotto politico Renzi così rinnovato a ritrovare quella brillantezza e quella solidità che ne hanno fatto un marchio vincente? Il lavoro dei creativi non sarà facile e si preannuncia lungo e con altissimi costi di rottamazione e dovrà partire dai nuovi testimonial che verranno selezionati per il rilancio del brand attraverso un’operazione di marketing rivolta ai volti giovani che coinvolga tutti i mezzi di comunicazione, per recuperare quel sano gusto progressista proiettato verso il futuro e riportare il prodotto politico Renzi in cima alle preferenze dei consumatori. Tutto ciò comporterà inevitabilmente un aumento del prezzo della confezione e bisognerà vedere quanti saranno disposti ad accettare le condizioni della rinnovata proposta politica correndo il rischio di ritrovarsi poi con la solita minestra riscaldata.

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