Al via la stagione delle offerte del supermercato della politica. Dopo le recenti elezioni I banconi tornano a riempirsi degli stessi prodotti di sempre, inutilmente nascosti dietro etichette lucide e attraenti, spesso contraffatte, ma che nascondono merci che sanno di muffa e con la data di scadenza alterata. A prima vista ci si accorge subito che il made in Arcore non tira più: il Cavaliere de localizza la produzione nei suoi stabilimenti di Villa Certosa sfornando una serie di prodotti senza dubbio allettanti, piccanti al punto giusto e pronti a soddisfare i palati più golosi. Puntando proprio su etichette e confezioni ricche di dettagli e informazioni spera di conquistare nuovi acquirenti, ma i più attenti notano subito che nella maggior parte dei casi, sotto l’etichetta il prodotto risulta di pessima fattura.
Le difficoltà riscontrate nel piazzare la merce mettono in cattiva luce il marchio di punta del Cavaliere, quel PDL (Prodotti della Libertà) sul quale gli strateghi del marketing puntavano attribuendogli un 45% di gradimento tra i consumatori. Il deludente 35% ottenuto sul mercato è un risultato che dovrà far riflettere l’azienda di maggioranza e indurla a studiare nuove iniziative promozionali, puntando anche su offerte “2x1” o “3x2” sfruttando il crescente successo dei prodotti padani targati Lega Nord, marchio con il quale il PDL ha già stretto una partnership discutibile.
Il PD (Prodotti Democratici) riflette sulla recente campagna promozionale dei propri prodotti che non ha funzionato a dovere, facendo precipitare il gradimento delle proposte ai livelli più bassi da quando è stato rinnovato il marchio. Una ristrutturazione dei quadri dirigenti dell' azienda basterà a riportare il marchio su percentuali di gradimento più rispettabili, dando modo all’azienda concorrente del PDL di riconquistare con successo il mercato? Aspettiamo il congresso per vedere quali strategie verranno adottate dal quadro dirigente.
Raccomandiamo comunque agli acquirenti di prestare sempre attenzione alla data di scadenza dei prodotti e a segnalare agli organi competenti le eventuali sofisticazioni.
Le difficoltà riscontrate nel piazzare la merce mettono in cattiva luce il marchio di punta del Cavaliere, quel PDL (Prodotti della Libertà) sul quale gli strateghi del marketing puntavano attribuendogli un 45% di gradimento tra i consumatori. Il deludente 35% ottenuto sul mercato è un risultato che dovrà far riflettere l’azienda di maggioranza e indurla a studiare nuove iniziative promozionali, puntando anche su offerte “2x1” o “3x2” sfruttando il crescente successo dei prodotti padani targati Lega Nord, marchio con il quale il PDL ha già stretto una partnership discutibile.
Il PD (Prodotti Democratici) riflette sulla recente campagna promozionale dei propri prodotti che non ha funzionato a dovere, facendo precipitare il gradimento delle proposte ai livelli più bassi da quando è stato rinnovato il marchio. Una ristrutturazione dei quadri dirigenti dell' azienda basterà a riportare il marchio su percentuali di gradimento più rispettabili, dando modo all’azienda concorrente del PDL di riconquistare con successo il mercato? Aspettiamo il congresso per vedere quali strategie verranno adottate dal quadro dirigente.
Raccomandiamo comunque agli acquirenti di prestare sempre attenzione alla data di scadenza dei prodotti e a segnalare agli organi competenti le eventuali sofisticazioni.
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